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Pietro Metastasio Antigono IntraText CT - Lettura del testo |
SCENA SECONDA
Berenice, poi Demetrio
BEREN. |
Io di Demetrio amante! Ah! voi sapete, Numi del ciel, che mi vedete il core, S’io gli parlai, s’ei mi parlò d’amore. L’ammirai; ma l’ammira Ognun con me: le sue sventure io piansi; Ma chi mai non le pianse? È troppo, è vero, Forse tenera e viva La pietà che ho di lui; ma chi prescrive Limiti alla pietà? chi può... Che miro! Demetrio istesso! Ah! perché viene? ed io Perché avvampo così? Principe, e ad onta Del paterno divieto, in queste soglie Osi inoltrarti? |
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DEM. |
(con affanno) Ah! Berenice; ah! vieni; Fuggi, siegui i miei passi. |
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BEREN. |
Io fuggir teco! Come? dove? perché? |
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DEM. |
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Tutto è perduto; È vinto il genitor; son le sue schiere Trucidate o disperse. Andiam: s’appressa A queste mura il vincitor. |
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BEREN. |
Che dici! Antigono dov’è? |
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DEM. |
Nessun sa darmi Nuova di lui. Ma, se non vive il padre, Tremi Alessandro: il sangue suo ragione Mi renderà... Deh! non tardiam. |
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BEREN. |
Va: prendi, Principe generoso, Cura di te. D’una infelice a’ numi Lascia tutto il pensier. |
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DEM. |
Che! sola in tanto Rischio vuoi rimaner? |
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BEREN. |
Rischio più grande Per la mia gloria è il venir teco. Avrebbe L’invidia allor per lacerarne alcuna Apparente ragion. Già il tuo ritorno Ne somministra assai. Parti; rispetta Del padre il cenno e l’onor mio. |
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DEM. |
Non bramo Che conservarti a lui, Vendicarlo e morir. Soffri ch’io possa Condurti in salvo; e non verrò, lo giuro, Mai più su gli occhi tuoi. |
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BEREN. |
Giurasti ancora L’istesso al re. |
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DEM. |
Disubbidisco un padre, Ma per serbarlo in vita. Ei non vivrebbe, Se ti perdesse. Ah! tu non sai qual sorte D’amore inspiri. Ha de’ suoi doni il Cielo Troppo unito in te sola. Ov’è chi possa Mirarti e non languire? Perderti, Berenice, e non morire? |
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BEREN. |
Prence! (severa) |
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DEM. |
(Che dissi mai!) |
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BEREN. |
(con severità) |
Passano il segno |
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Queste premure tue. |
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DEM. |
No; rasserena Quel turbato sembiante: Son premure di figlio, e non d’amante. |
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BEREN. |
Non più: lasciami sola. |
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DEM. |
Almen... |
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BEREN. |
Non voglio Udirti più. |
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DEM. |
Ma qual delitto... |
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BEREN. |
Ah! parti: Antigono potrebbe Comparir d’improvviso. Ah, qual saria, Giungendo il genitore, Il suo sdegno, il tuo rischio, il mio rossore! |
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DEM. |
Dunque... |
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BEREN. |
Né vuoi partir? |
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DEM. |
Dunque a tal segno In odio ti son io... |
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BEREN. |
Fuggi! ecco il re. |
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DEM. |
Non è più tempo. |
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BEREN. |
Oh Dio! |