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Pietro Metastasio Antigono IntraText CT - Lettura del testo |
SCENA SESTA
Gran porto di Tessalonica con numerose navi, da alcune delle quali al suono di bellicosa sinfonia sbarcano i guerrieri d’Epiro e si dispongono intorno. Ne scende dopo di essi Alessandro, seguìto da nobil corteggio.
Alessandro dalle navi, Clearco da un lato della scena.
CLEAR. |
Tutto alla tua fortuna Cede, o mio re. Solo il tuo nome ha vinto: Tessalonica è tua. Mentre venisti Tu soggiogando il mar, trascorsi in vano Con le terrestri schiere Io le campagne intorno. Alcun non osa Mirar da presso i tuoi vessilli; e sono Sgombre le vie di Macedonia al trono. |
ALESS. |
Oh, quanto a me più caro Il trionfo saria, se non scemasse Della sorte il favore Tanta parte di merto al mio sudore! Ma d’Antigono avesti Contezza ancor? |
CLEAR. |
No: estinto Per ventura ei restò. |
ALESS. |
Dunque m’invola La fortuna rubella La conquista maggior. |
CLEAR. |
Non la più bella: Berenice è tua preda. |
ALESS. |
È ver? |
CLEAR. |
Sorpresa Fu da me nella fuga. I tuoi guerrieri Or la guidano a te: di pochi istanti Io prevenni i suoi passi. |
ALESS. |
Ah! tutti or sono Paghi i miei voti: a lei corriam. |
CLEAR. |
T’arresta: Odo strepito d’armi. |