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Pietro Metastasio Antigono IntraText CT - Lettura del testo |
ATTO SECONDO
SCENA PRIMA
Camere adorne di statue e pitture
Alessandro, poi Clearco
ALESS. |
Che prigioniero e vinto Un nemico m’insulti Tranquillo io soffrirò? No: qual rispetto Nel vincitor dessi al favor de’ numi Vuo’ che Antigono impari. |
CLEAR. |
A’ piedi tuoi, Mio re, d’essere ammesso Dimanda uno stranier. |
ALESS. |
Chi fia? |
CLEAR. |
Nol vidi; Ma sembra a’ tuoi custodi Uom d’alto affar. Tace il suo nome, e vuole Sol palesarsi a te. |
ALESS. |
Che venga. |
CLEAR. |
Udiste? Lo stranier s’introduca. (alle guardie, che, ricecvuto l’ordine, partono) E tu (perdona, Signor, se a troppo il zelo mio s’avanza) In sì fauste vicende Perché mesto così? |
ALESS. |
Di Berenice Non udisti il rifiuto? |
CLEAR. |
Eh! chi dispera D’una beltà severa, Che da’ teneri assalti il cor difende, De’ misteri d’amor poco s’intende.
Di due ciglia il bel sereno Spesso intorbida il rigore; Ma non sempre è crudeltà. Ogni bella intende appieno Quanto aggiunga di valore Il ritegno alla beltà. (parte) |