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Pietro Metastasio Achille in Sciro IntraText CT - Lettura del testo |
SCENA SECONDA
Nearco e detti.
NEAR. |
(Ecco gli amanti). E deggio Sempre così tremar per voi? Vel dissi Pur mille volte: è troppo chiara ormai Questa vostra imprudente Cura di separarvi Sempre dalle compagne: ognun la vede, Ne parla ognuno. Andate al re. Son tutte L'altre già nella reggia. |
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ACH. |
(intento ad altro, non l'ascolta) Il suon guerriero Che da que' legni uscì, d'armati e d'armi Mostra che vengan gravi. |
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DEID. |
(piano a Nearco) |
(Oh, come in volto |
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Già tutto avvampa! Usar conviene ogni arte Per trarlo altrove). |
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NEAR. |
E non partite? |
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ACH. |
Or ora, Principessa, verrò. Que'legni in porto Bramo veder. |
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DEID. |
(turbata) |
Come! ch'io parta e lasci |
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Te in periglio sì grande? Ah! tu, lo vedo, Ne saresti capace, e dal tuo core Misuri il mio. So già, crudele... |
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ACH. |
Andiamo! Non ti sdegnar. Con un tuo sguardo irato Mi fai morir. |
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DEID. |
No, non è vero, ingrato! No, ingrato! amor non senti; O, se pur senti amor, Perder non vuoi del cor Per me la pace. Ami, se tel rammenti; E puoi senza penar Amare e disamar, Quando ti piace. |
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(Deidamia parte. Achille s'incammina appresso a Deidamia; ma, giunto alla scena, si volge e s'arresta di nuovo a mirar le navi, già avvicinate a tal segno, che su la sponda di una d'esse possa distinguersi un guerriero) |
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