Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Pietro Metastasio Antigono IntraText CT - Lettura del testo |
SCENA DODICESIMA
Berenice e Demetrio
BEREN. |
Demetrio, ah! fuggi almeno, Fuggi almen tu. |
DEM. |
Mia Berenice, e il padre Abbandonar dovrò? |
BEREN. |
Per vendicarlo Serbati in vita. |
DEM. |
Io vuo’ salvarlo, o voglio Morirgli accanto. E morirò felice, Or che so che tu m’ami. |
BEREN. |
Io t’amo! Oh dèi! Chi tel disse? onde il sai? Quando d’amor parlai? |
DEM. |
Tu non parlasti, Ma quel ciglio parlò. |
BEREN. |
Fu inganno. |
DEM. |
Ah! lascia A chi deve morir questo conforto. No, crudel tu non sei; procuri in vano Finger rigor: ti trasparisce in volto Co’ suoi teneri moti il cor sincero. |
BEREN. |
E tu dici d’amarmi? Ah! non è vero. Ti sarebbe più cara La mia virtù; non ti parria trionfo La debolezza mia; verresti meno A farmi guerra; estingueresti un foco, Che ci rende infelici, Può farci rei; non cercheresti, ingrato! Saper per te fra quali angustie io sono. |
DEM. |
Berenice, ah! non più: son reo; perdono. Eccomi qual mi vuoi: conosco il fallo; L’emenderò. Da così bella scorta Se preceder mi vedo, Il cammin di virtù facile io credo.
Non temer, non son più amante; La tua legge ho già nel cor. |
BEREN. |
Per pietà! da questo istante Non parlar mai più d’amor. |
DEM. |
Dunque addio... Ma tu sospiri? |
BEREN. |
Vanne: addio. Perché t’arresti? |
DEM. |
Ah, per me tu non nascesti! |
BEREN. |
Ah, non nacqui, oh Dio, per te! |
A DUE |
Che d’Amor nel vasto impero Si ritrovi un duol più fiero, No, possibile non è. |