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Pietro Metastasio
Antigono

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SCENA QUINTA

 

Clearco  e detti; Ismene in fine.

 

CLEAR.

Mio re, chi mai

Dalla tua man la real gemma ottenne?

ALESS.

Ecco, e vedi in qual guisa. (additando Demetrio)

CLEAR.

O Ciel! che tenti?

Quel nudo acciar... (in atto di snudar la spada)

DEM.

(afferra di nuovo Alessandro, e minaccia di ferirlo)

Non appressarti, o in seno

D’Alessandro l’immergo.

CLEAR.

Ah, ferma! (Come

Porgergli aita?) O lascia il ferro, o il padre

Volo fra’ ceppi a ritener. (in atto di partire)

DEM.

Se parti,

Vibro il colpo fatale. (accenna di ferire)

CLEAR.

Ah, no! (Qual nuova

Spezie mai di furor!) Prence, e non vedi...

DEM.

No; la benda ho sul ciglio.

CLEAR.

Dunque Demetrio è un reo?

DEM.

Demetrio è un figlio.

CLEAR.

Non toglie questo nome

Alle colpe il rossor.

DEM.

Chi salva un padre,

Non arrossisce mai.

CLEAR.

D’un tale eccesso

Ah! che dirà chi t’ammirò fin ora?

DEM.

Che ha il Manlio suo la Macedonia ancora.

ALESS.

Non più, Clearco: il reo punisci. Io dono

Già la difesa alla vendetta. Assali,

Ferisci, uccidi: ogni altro sforzo è vano.

ISM.

Corri, amato germano, (lieta e frettolosa)

Siegui i miei passi. Il tuo coraggio ha vinto:

Il padre è in libertà. Fra le sue braccia

Volo a rendere intero il mio conforto. (parte)

DEM.

Grazie, o dèi protettori! eccomi in porto. (lascia Alessandro)

CLEAR.

Che ci resta a sperar?

ALESS.

(Qual nero occaso,

Barbara sorte, a’ giorni miei destini!)

DEM.

Del dover se i confini (ad Alessandro)

Troppo, o signor, l’impeto mio trascorse,

Perdono imploro: inevitabil moto

Furon del sangue i miei trasporti; io stesso

Più me non conoscea. Moriva un padre:

Non restava a salvarlo

Altra via da tentar. Sì gran cagione

Se non è scusa al violento affetto,

Ferisci: ecco il tuo ferro. ecco il mio petto! (rende la spada ad Alessandro)

ALESS.

Sì, cadi, empio!... Che fo? Punisco un figlio,

Perché al padre è fedel? trafiggo un seno,

Che inerme si presenta a’ colpi miei?

Ah! troppo vil sarei. M’offese, è vero;

Mi potrei vendicar; ma una vendetta

Così poco contesa

Mi farebbe arrossir più che l’offesa.

 

Benché giusto, a vendicarmi

Il mio sdegno in van m’alletta:

Troppo cara è la vendetta,

Quando costa una viltà.

Già di te con più bell’armi

Il mio cor vendetta ottiene

Nello sdegno che ritiene,

Nella vita che ti dà. (parte con Clearco)

 

 

 




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