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Pietro Metastasio Antigono IntraText CT - Lettura del testo |
SCENA ULTIMA
Clearco e poi Demetrio con séguito, e detti.
CLEAR. |
Antigono, che fai? Demetrio è in vita. |
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ANT. |
Come! |
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CLEAR. |
Cercando asilo Contro il furor de’ tuoi, dov’è più nero E folto il bosco io m’era ascoso. Il prence V’entrò; ma in quell’orror, di me più nuovo, Visto non vide; onde serbarlo in vita La mia poté non preveduta aita. |
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ANT. |
Ma crederti poss’io? |
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CLEAR. |
Credi al tuo ciglio. Ei vien. |
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BEREN. |
Manco di gioia. |
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DEM. |
(da lontano) |
Ah, padre! |
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ANT. |
(incontrandolo) |
Ah, figlio! |
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DEM. |
Io Berenice adoro: (s’inginocchia) Signor, son reo: posso morir, non posso Lasciar d’amarla. Ah! se non è delitto Che il volontario errore, La mia colpa è la vita e non l’amore. |
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ANT. |
Amala, è tua: piccolo premio a tante Prove di fé. |
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DEM. |
Saria supplizio un dono Che costasse al tuo core... |
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ANT. |
Ah! sorgi; ah! taci, Mia gloria, mio sostegno, Vera felicità de’ giorni miei! Una tigre sarei, se non cedesse Nell’ingrato mio petto All’amor d’un tal figlio ogni altro affetto.
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DEM. |
Padre, sposa, ah! dunque insieme Adorar potravvi il core, E innocente il cor sarà! |
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ANT. |
Figlio amato! |
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BEREN. |
Amata speme! |
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Chi negar potrebbe amore A sì bella fedeltà? |
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ISM., ALESS., e CLEAR. |
Se, mostrandovi crudeli, Fausti numi, altrui beate; |
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BEREN., DEM. e ANT. |
Se tai gioie, o fausti cieli, Minacciando, altrui donate; |
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TUTTI |
Oh minacce fortunate! Oh pietosa crudeltà! |
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BEREN. |
Per contento io mi rammento De’ passati affanni miei. |
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DEM. |
Io la vostra intendo, o dèi, Nella mia felicità. |
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BEREN. e DEM. |
Io la vostra intendo, o dèi, Nella mia felicità. |
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