Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Pietro Metastasio Artaserse IntraText CT - Lettura del testo |
SCENA DODICESIMA
Mandane, Semira, Arbace, Artabano, Megabise e guardie.
ARB. |
E innocente dovrai Tanti oltraggi soffrir, misero Arbace? (da sé) |
MEG. |
(Che avvenne mai?) |
SEM. |
(Quante sventure io temo!) |
MAN. |
(Io non spero più pace). |
ARTAB. |
(Io fingo e tremo). |
ARB. |
Tu non mi guardi, o padre? Ogni altro avrei Sofferto accusator senza lagnarmi: Ma che possa accusarmi, Che chieder possa il mio morir colui Che il viver mi donò, m’empie d’orrore Il cor tremante e me l’agghiaccia in seno: Senta pietà del figlio il padre almeno.
|
ARTAB. |
Non ti son padre Non mi sei figlio; Pietà non sento D’un traditor. Tu sei cagione Del tuo periglio: Tu sei tormento Del genitor. (parte) |