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Pietro Metastasio Artaserse IntraText CT - Lettura del testo |
SCENA QUINDICESIMA
Arbace con guardie.
ARB. |
No, che non ha la sorte Più sventure per me. Tutte in un giorno, Tutte, oh Dio! le provai. Perdo l’amico, M’insulta la germana, M’accusa il genitor, piange il mio bene; E tacer mi conviene, E non posso parlar! Dove si trova Un’anima che sia Tormentata così come la mia? Ma, giusti dèi, pietà! Se a questo passo Lo sdegno vostro a danno mio s’avanza, Pretendete da me troppa costanza.
Vo solcando un mar crudele Senza vele e senza sarte: Freme l’onda, il ciel s’imbruna, Cresce il vento e manca l’arte; E il voler della fortuna Son costretto a seguitar. Infelice! in questo stato Son da tutti abbandonato; Meco sola è l’innocenza Che mi porta a naufragar. |