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Pietro Metastasio
Artaserse

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SCENA QUINDICESIMA

 

Artabano

 

ARTAB.

Son pur solo una volta, e dall’affanno

Respiro in libertà. Quasi mi persi

Nel sentirmi d’Arbace

Giudice nominar. Ma, superato,

Non si pensi al periglio.

Salvai me stesso: or si difenda il figlio.

 

Così stupisce e cade,

Pallido e smorto in viso,

Al fulmine improvviso,

L’attonito pastor.

Ma, quando poi s’avvede

Del vano suo spavento,

Sorge, respira e riede

A numerar l’armento

Disperso dal timor.





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