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Pietro Metastasio
Attilio Regolo

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Scena terza - Regolo, Publio

 

REG. E tanto or costa in Roma,

tanta or si suda a conservar la fede!

Dunque... Ah Publio! e tu resti? E sì tranquillo

tutto lasci all'amico

d'assistermi l'onor? Corri; proccura

tu ancor la mia partenza. Esser vorrei

di sì gran benefizio

debitore ad un figlio.    

PUBLIO Ah padre amato,

ubbidirò; ma... 

REG. Che? Sospiri! Un segno

quel sospiro saria d'animo oppresso?

PUBLIO Sì, lo confesso,

morir mi sento;

ma questo istesso

crudel tormento

è il più bel merito

del mio valor.

Qual sacrifizio,

padre, farei,

se fosse il vincere

gli affetti miei

opra sì facile

per questo cor?

 

 




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