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Pietro Metastasio Catone in Utica IntraText CT - Lettura del testo |
SCENA OTTAVA
Emilia sola.
EMI. |
Se gli altrui folli amori ascolto e soffro, E s’io respiro ancor dopo il tuo fato, Perdona, o sposo amato, Perdona: a vendicarmi Non mi restano altr’armi. A te gli affetti Tutti donai, per te li serbo; e, quando Termini il viver mio, saranno ancora Al primo nodo avvinti, Se è ver ch’oltre la tomba aman gli estinti.
O nel sen di qualche stella, O sul margine di Lete Se mi attendi, anima bella, Non sdegnarti, anch’io verrò. Sì, verrò; ma voglio pria Che preceda all’ombra mia L’ombra rea di quel tiranno, Che a tuo danno il mondo armò. (parte) |