Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Pietro Metastasio Catone in Utica IntraText CT - Lettura del testo |
SCENA SETTIMA
Cesare, e dette in disparte.
CES. |
(guardando la scena) Il calle angusto Qui si dilata: ai noti segni il varco Non lungi esser dovrà. Floro, m’ascolti?... (voltandosi indietro) Floro!... Nol veggio più. Fin qui condurmi: Poi dileguarsi! Io fui Troppo incauto in fidarmi. Eh! non è questo Il primo ardir felice: io di mia sorte Feci in rischio maggior più certa prova. |
EMI. |
Ma questa volta il suo favor non giova. (esce) |
MAR. |
(Oh stelle!) |
CES. |
Emilia armata! |
EMI. |
È giunto il tempo Delle vendette mie. |
CES. |
Fulvio ha potuto Ingannarmi così! |
EMI. |
No, dell’inganno Tutta la gloria è mia. Della sua fede, Giurata a te, contro di te mi valsi. Perché impedisse il tuo ritorno al campo, A Fulvio io figurai D’Utica su le porte i tuoi perigli. Per condurti ove sei, Floro io mandai Con simulato zelo a palesarti Questa incognita strada. Or dal mio sdegno Se puoi, t’invola. |
CES. |
Un femminil pensiero Quanto giunge a tentar! |
EMI. |
Forse volevi Che insensati gli dèi sempre i tuoi falli Soffrissero così? Che sempre il mondo Pianger dovesse in servitù dell’empio Suo barbaro oppressor? Che l’ombra grande Del tradito Pompeo Eternamente invendicata errasse? Folle! Contro i malvagi, Quando più gli assicura, Allor le sue vendette il Ciel matura. Al fin che chiedi? |
EMI. |
Il sangue tuo. |
CES. |
Sì lieve Non è l’impresa. |
EMI. |
Or lo vedremo. |
MAR. |
(Oh Dio!) |
EMI. |
Olà! costui svenate. (esce la gente d’Emilia) |
CES. |
Prima voi caderete. (cava la spada) |
MAR. |
Empi, fermate! |
CES. |
(Marzia!) |
EMI. |
(Che veggio!) |
MAR. |
E di tradir non sente Vergogna Emilia? |
EMI. |
E di fuggir con lui Non ha Marzia rossore? |
CES. |
(Oh strani eventi!) |
MAR. |
Io con Cesare! Menti. L’ira del padre ad evitar m’insegna Giusto timor. |