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Pietro Metastasio
Ciro riconosciuto

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SCENA SECONDA

 

Mandane, poi Arpago

 

MAND.

A quale eccesso arriva

L'arte di simular! Prestansi il nome

Oggi fra lor gli affetti; onde i sinceri

Impeti di natura

Chi nasconder non sa, gli applica almeno

A straniera cagion. Pietà d'amico,

Zelo di servo il suo paterno affanno

Volea costui che mi paresse; e quasi

Mi pose in dubbio. Ah! la sventura mia

Dubbia non è: qual più sicura prova

Che d'Arpago il silenzio? Un tale amico,

Che il suo perdé per il mio figlio, a cui

Noto è il mio duol, della cui fé non posso

Dubitar senza colpa, a che m'avrebbe

Taciuto il ver? No, Mitridate infido,

Con le menzogne tue, della vendetta

Non mi turbi il piacer. Così tornasse

Cambise ad avvertirmi

Che Alceo spirò!

ARP.

(frettoloso) Né qui lo veggo. Ah! dove,

Dove mai si nasconde?

MAND.

  Arpago amato,

Che cerchi?

ARP.

Alceo. Se nol ritrovo, io perdo

D'ogni mia cura il frutto.

MAND.

Altro non brami?

Non agitarti: io so dov'è.

ARP.

Respiro,

Lode agli dèi! Deh! me l'addita: è tempo

Che al popolo si mostri. Altro non manca

Che presentarlo.

MAND.

O generoso amico,

Veggo il tuo zel. Con pubblica vendetta

T'affanni a soddisfarmi: io ti son grata.

Ma giungi tardi a vendicarmi io stessa

Già pensai.

ARP.

Contro chi?

MAND.

Contro l'infame

Uccisor del mio Ciro.

ARP.

Intendi Alceo?

MAND.

Sì.

ARP.

Guardati, Mandane,

Di non tentar nulla a tuo danno: Alceo

È il figlio tuo.

MAND.

Che!

ARP.

Tel celai, temendo

Che i materni trasporti il gran segreto

Potessero tradir.

MAND.

Come! Ed è vero...

ARP.

Non dubitar. Tu sai

Se ingannarti poss'io. Ciro è in Alceo;

L'educò Mitridate; io gliel recai;

L'ucciso è un impostor. Serena il volto:

La tua doglia è finita.

MAND.

Santi numi del ciel, soccorso! aita! (vuol partire)

ARP.

Dove? Ascolta...

MAND.

Ah! corriam... Son morta! Io sento

Stringermi il cor. (si appoggia ad un tronco; poi siede)

ARP.

Tu scolorisci in volto!

Sudi! tremi! vacilli!

MAND.

Arpago... Ah! vanne;

Vola di Trivia al fonte; il figlio mio

Salva, difendi: ei forse spira adesso.

ARP.

Come!

MAND.

Ah! va, ché l'uccide il padre istesso!

ARP.

Possenti numi! (parte in fretta)

 

 

 




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