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Pietro Metastasio Demetrio IntraText CT - Lettura del testo |
SCENA TERZA
Mitrane e dette.
MITR. |
Che fai, regina? Il periglio s’avanza. A poco a poco La lunga tolleranza Degenera in tumulto. Unico scampo È la presenza tua. |
CLEON. |
Questo, Barsene, È il ritorno d’Alceste?... Andar conviene. (s’alza da sedere) |
BARS. |
E scegliesti? |
CLEON. |
Non scelsi. |
BARS. |
Ma che farai? |
CLEON. |
Non so. |
BARS. |
Dunque t’esponi Irresoluta a sì gran passo? |
CLEON. |
Io vado Dove vuole il destin, dove la dura Necessità mi porta, Così senza consiglio e senza scorta.
Fra tanti pensieri Di regno e d’amore, Lo stanco mio core, Se tema, se speri, Non giunge a veder. Le cure del soglio, Gli affetti rammento: Risolvo, mi pento; E quel che non voglio Ritorno a voler. (parte) |