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Pietro Metastasio Demetrio IntraText CT - Lettura del testo |
SCENA NONA
Fenicio, Olinto ed Alceste
FEN. |
Così de’ tuoi trasporti Sempre arrossir degg’io? Né mai de’ saggi Il commercio, l’esempio Emendar ti farà? |
OLI. |
Ma, padre, io soffro Ingiustizia da te. Potresti al soglio Innalzarmi, e m’opprimi. |
FEN. |
Avrebbe in vero La Siria un degno re: torbido, audace, Violento, inquieto... |
OLI. |
Il caro Alceste Saria placido, umìle, Generoso, prudente... Ah chi d’un padre Gli affetti ad acquistar l’arte m’addìta! |
FEN. |
Vuoi gli affetti d’un padre? Alceste imìta.
Se fecondo e vigoroso Crescer vede un arboscello, Si affatica intorno a quello Il geloso agricoltor. Ma da lui rivolge il piede, Se lo vede in su le sponde Tutto rami e tutto fronde, Senza frutto e senza fior. (parte) |