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Pietro Metastasio Demetrio IntraText CT - Lettura del testo |
SCENA QUINTA
Olinto
OLI. |
Io lo previdi. Una virtù fallace, Per sopire i tumulti, Simulò Cleonice. Ella pretende Col caro Alceste assicurarsi il trono. Poco temuto io sono, Che ’l duro fren della paterna cura Questi audaci assicura. Ah! se una volta Scuoto il giogo servil, cangiar d’aspetto Vedrò l’altrui fortuna, E far saprò mille vendette in una.
Più non sembra ardito e fiero Quel leon, che, prigioniero, A soffrir la sua catena Lungamente s’avvezzò. Ma se un giorno i lacci spezza, Si ricorda la fierezza, Ed al primo suo ruggito Vede il volto impallidito Di colui che l’insultò. (parte) |