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Pietro Metastasio Demofoonte IntraText CT - Lettura del testo |
SCENA TREDICESIMA
Timante e Matusio
TIM. |
Consigliatemi, o dèi. |
MAT. |
Né s’apre il suolo! Né un fulmine punisce Tanta empietà, tanta ingiustizia! E poi Mi si dirà che Giove Abbia cura di noi! |
TIM. |
Facciamo, amico, Miglior uso del tempo. Appresso a lei Tu vanne, e vedi ov’è condotta. Il padre Io volo intanto a raddolcir. |
MAT. |
Non spero... |
TIM. |
Oh Dio! Va: troverassi Altra via di salvarla, ove non ceda Del genitor lo sdegno. |
MAT. |
Oh di padre miglior figlio ben degno! (l’abbraccia e parte)
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TIM. |
Se ardire e speranzaDal Ciel non mi viene, Mi manca costanza Per tanto dolor. La dolce compagnaVedersi rapire, Udir che si lagna, Condotta a morire, Son smanie, son pene Che opprimono un cor. (parte) |