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Pietro Metastasio
Demofoonte

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ATTO III

 

 

 

SCENA PRIMA

 

Cortile interno del carcere, in cui è custodito Timante.

 

Timante e Adrasto

 

TIM.

Taci! E speri ch’io voglia,

Quando muore Dircea, serbarmi in vita,

Stringendo un’altra sposa? E con qual fronte

Sì vil consiglio osi propor?

ADR.

L’istessa

Tua Dircea lo propone. Ella ti parla

Così per bocca mia. Dice che è questo

L’ultimo don che ti domanda.

TIM.

 

Appunto

Perch’ella il vuol, non deggio farlo.

 

ADR.

E pure...

TIM.

Basta così!

ADR.

Pensa, signor...

TIM.

Non voglio,

Adrasto, altri consigli.

ADR.

Io per salvarti

Pietoso m’affatico...

TIM.

Chi di viver mi parla, è mio nemico.

 

ADR.

Non odi consiglio?

Soccorso non vuoi?

È giusto se poi

Non trovi pietà.

Chi vede il periglio,

Né cerca salvarsi,

Ragion di lagnarsi

Del fato non ha. (parte)

 

 

 




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