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Pietro Metastasio Didone abbandonata IntraText CT - Lettura del testo |
DID. Parte così, così mi lascia Enea!
Che vuol dir quel silenzio? In che son rea?
SEL. Ei pensa abbandonarti.
Contrastano in quel core,
né so chi vincerà, gloria ed amore.
DID. È gloria abbandonarmi?
OSM. (Si deluda). Regina,
il cor d'Enea non penetrò Selene.
Dalla reggia de' Mori
qui giunger dee l'ambasciatore Arbace...
DID. Che perciò?
OSM. Le tue nozze
chiederà il re superbo; e teme Enea
che tu ceda alla forza e a lui ti doni.
Perciò, così partendo,
fugge il dolor di rimirarti...
DID. Intendo.
Vanne, amata germana,
dal cor d'Enea sgombra i sospetti, e digli
che a lui non mi torrà se non la morte.
SEL. (A questo ancor tu mi condanni, o Sorte!)
Dirò che fida sei;
su la mia fé riposa:
sarò per te pietosa;
(per me crudel sarò).
Sapranno i labbri miei
scoprirgli il tuo desio.
(Ma la mia pena, oh Dio!
come nasconderò?)