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Pietro Metastasio Didone abbandonata IntraText CT - Lettura del testo |
ARA. Dove corri, o signore?
IARBA Il rivale a svenar.
ARA. Come lo speri?
Ancora i tuoi guerrieri
il tuo voler non sanno.
IARBA Dove forza non val, giunga l'inganno.
ARA. E vuoi la tua vendetta
con la taccia comprar di traditore?
IARBA Araspe, il mio favore
troppo ardito ti fé. Più franco all'opre
e men pronto ai consigli io ti vorrei.
Chi son io ti rammenta, e chi tu sei.
Son quel fiume, che gonfia d'umori,
quando il gelo si scioglie in torrenti,
selve, armenti, capanne e pastori
porta seco, e ritegno non ha.
Se si vede fra gli argini stretto,
sdegna il letto, confonde le sponde,
e superbo fremendo sen va.