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Pietro Metastasio
Didone abbandonata

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Scena quattordicesima - Osmida, Enea

 

OSM. Come! Da' labbri tuoi

Dido saprà che abbandonar la vuoi?

Ah! taci per pietà,

e risparmia al suo cor questo tormento.

ENEA Il dirlo è crudeltà,

ma sarebbe il tacerlo un tradimento.

OSM. Benché costante, io spero

che al pianto suo tu cangerai pensiero.

ENEA Può togliermi di vita,

ma non può il mio dolore

far ch'io manchi alla patria e al genitore.

OSM. Oh generosi detti!

Vincere i propri affetti

avanza ogni altra gloria.

ENEA Quanto costa però questa vittoria!

 




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