Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Pietro Metastasio
Didone abbandonata

IntraText CT - Lettura del testo

Precedente - Successivo

Clicca qui per attivare i link alle concordanze

Scena sedicesima - Osmida, Didone, Araspe, Enea

 

OSM. Siam traditi, o regina.

Se più tarda d'Arbace era l'aita,

il valoroso Enea

sotto colpo inumano oggi cadea.

DID. Il traditor qual è, dove dimora?

OSM. Miralo: nella destra ha il ferro ancora.

DID. Chi ti destò nel seno

sì barbaro desio?

ARA. Del mio signor la gloria e il dover mio.

DID. Come! L'istesso Arbace

disapprova...

ARA. Lo so ch'ei mi condanna:

il suo sdegno pavento;

ma il mio non fu delitto, e non mi pento.

DID. E né meno hai rossore

del sacrilego eccesso?

ARA. Tornerei mille volte a far l'istesso.

DID. Ti preverrò. Ministri,

custodite costui.

ENEA Generoso nemico,

in te tanta virtude io non credea.

Lascia che a questo sen...

IARBA Scostati, Enea.

Sappi che il viver tuo d'Araspe è dono:

che il tuo sangue vogl'io: che Iarba io sono.

DID. Tu Iarba!

ENEA Il re de' Mori!

DID. Un re sensi sì rei

non chiude in seno: un mentitor tu sei.

Si disarmi.

IARBA Nessuno

avvicinarsi ardisca, o ch'io lo sveno.

OSM. Cedi per poco almeno,

fin ch'io genti raccolga: a me ti fida.

IARBA E così vil sarò?

ENEA Fermate, amici;

a me tocca il punirlo.

DID. Il tuo valore

serba ad uopo miglior. Che più s'aspetta?

O si renda, o svenato al piè mi cada.

OSM. Serbati alla vendetta.

IARBA Ecco la spada.

DID. Frenar l'alma orgogliosa

tua cura sia.

OSM. Su la mia fé riposa.

 




Precedente - Successivo

Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License