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Pietro Metastasio Didone abbandonata IntraText CT - Lettura del testo |
ENEA Io sento vacillar la mia costanza
a tanto amore appresso;
e mentre salvo altrui, perdo me stesso.
IARBA Che fa l'invitto Enea? Gli veggo ancora
del passato timore i segni in volto.
ENEA Iarba da' lacci è sciolto!
Chi ti diè libertà?
IARBA Permette Osmida
che per entro la reggia io mi raggiri:
ma vuol ch'io vada errando
per sicurezza tua senza il mio brando.
ENEA Così tradisce Osmida
il comando real?
IARBA Dimmi, che temi?
Ch'io fuggendo m'involi a queste mura?
Troppo vi resterò per tua sventura.
ENEA La tua sorte presente
fa pietà, non timore.
IARBA Risparmia al tuo gran core
questa pietà. D'una regina amante
tenta pure a mio danno,
cerca pur d'irritar gli sdegni insani.
Con altr'armi non sanno
le offese vendicar gli eroi troiani.
ENEA Leggi. La regal donna in questo foglio
la tua morte segnò di propria mano.
Se Enea fosse africano,
Iarba estinto saria. Prendi ed impara,
barbaro, discortese,
come vendica Enea le proprie offese.