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Pietro Metastasio Didone abbandonata IntraText CT - Lettura del testo |
IARBA Dove rivolge, dove
quest'eroe fuggitivo i legni e l'armi?
Vuol portar guerra altrove?
O da me col fuggir cerca lo scampo?
ENEA Ecco un novello inciampo.
IARBA Per un momento il legno
può rimaner sul lido.
Vieni, se hai cor; meco a pugnar ti sfido.
ENEA Vengo. Restate, amici,
che ad abbassar quel temerario orgoglio
altri che il mio valor meco non voglio.
Eccomi a te. Che pensi?
IARBA Penso che all'ira mia
la tua morte sarà poca vendetta.
ENEA Per ora a contrastarmi
non fai poco se pensi. All'armi.
IARBA All'armi.
ENEA Venga tutto il tuo regno.
IARBA Difenditi, se puoi.
ENEA Non temo, indegno.
Già cadesti e sei vinto. O tu mi cedi,
o trafiggo quel core.
IARBA In van lo chiedi.
ENEA Se al vincitor sdegnato
non domandi pietà...
IARBA Siegui il tuo fato.
ENEA Sì, mori... Ma che fo? No, vivi. In vano
tenti il mio cor con quell'insano orgoglio.
No; la vittoria mia macchiar non voglio.
IARBA Son vinto sì, ma non oppresso. Almeno
oggetto all'ire tue, sorte incostante,
Iarba sol non sarà.
La caduta d'un regnante
tutto un regno opprimerà.