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Pietro Metastasio
Didone abbandonata

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Scena quarta - Iarba, Osmida

 

IARBA Seguitemi, o compagni:

alla reggia, alla reggia.

OSM. Odi, signore:

le tue schiere son pronte: è tempo al fine

che vendichi i tuoi torti.

IARBA Amici, andiamo;

non soffre indugi il mio furor.

OSM. T'arresta.

IARBA Che vuoi?

OSM. Deh non scordarti

che deve alla mia fede

l'amor tuo vendicato una mercede.

IARBA È giusto: anzi preceda

la tua mercede alla vendetta mia.

OSM. Generoso monarca...

IARBA Olà, costui

si disarmi, s'annodi, e poi s'uccida.

OSM. Come! Questo ad Osmida?

Qual ingiusto furore...

IARBA Quest'è il premio dovuto a un traditore.

 




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