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Pietro Metastasio Didone abbandonata IntraText CT - Lettura del testo |
DID. Osmida.
OSM. Arde d'intorno...
DID. Lo so: d'Enea ti chiedo.
Che ottenesti da Enea?
OSM. Partì. Lontano
è già da queste sponde. Io giunsi appena
a ravvisar le fuggitive antenne.
DID. Ah stolta! io stessa, io sono
complice di sua fuga. Al primo istante
arrestar lo dovea. Ritorna, Osmida;
corri, vola sul lido; aduna insieme
armi, navi, guerrieri:
raggiungi l'infedele,
lacera i lini suoi, sommergi i legni:
portami fra catene
quel traditore avvinto;
e, se vivo non puoi, portalo estinto.
OSM. Tu pensi a vendicarti, e cresce intanto
la sollecita fiamma.
DID. È ver, corriamo.
Io voglio... Ah no... Restate...
Ma la vostra dimora...
Io mi confondo... E non partisti ancora?
OSM. Eseguisco i tuoi cenni.