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Pietro Metastasio
Didone abbandonata

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Scena quindicesima - Didone, Osmida

 

DID. I miei casi infelici

favolose memorie un dì saranno:

e forse diverranno

soggetti miserabili e dolenti

alle tragiche scene i miei tormenti.

OSM. È perduta ogni speme.

DID. Così presto ritorni?

OSM. In vano, oh Dio!

tentai passar dal tuo soggiorno al lido:

tutta del Moro infido

il minaccioso stuol Cartago inonda.

Fra le strida e i tumulti

agl'insulti degli empi

son le vergini esposte, aperti i tempii:

né più desta pietade

o l'immatura o la cadente etade.

DID. Dunque alla mia ruina

più riparo non v'è?

 




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