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Pietro Metastasio L'endimione IntraText CT - Lettura del testo |
ENDIMIONE ed AMORE.
AMO.
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Endimione, ascolta: Finisce tra le frondi Di quella siepe ombrosa Una damma ferita Ed il corso e la vita. Allo stral che la punge, Ella parmi tua preda. |
END. |
Amico Alceste, Prenditi pur la damma, Abbiti pur lo strale, Che di dardi e di fere a me non cale. |
AMO. |
Ma tu quello non sei Che, non ha guari, avrebbe Per una preda e per un dardo solo Raggirato di Latmo ogni sentiero? |
END. |
Altre prede, altri dardi ho nel pensiero. |
AMO. |
Il so; d'amor sospiri, E Diana è il tuo foco. |
END. |
E donde il sai? |
AMO. |
Da quel frondoso alloro, Che spande così folti i rami suoi, Vidi non osservato i furti tuoi. |
END. |
È vero, ardo d'amore, E comincia il mio core Una pena a provar che pur gli è cara, E dolcemente a sospirare impara. |
AMO. |
Godi il tuo lieto stato. Più di te fortunato Non han queste foreste; Ti basti avere, amando, amico Alceste. |
END. |
Se colei che m'accende, Non delude fallace il pianto mio, Addio, fere, addio, strali e selve, addio.
Se non m'inganna L'idolo mio, Più non desio; Più bel contento Bramar non so. |
AMO. |
Già preda siete Del cieco Dio. Son lieto anch'io; Più bel contento Bramar non so. |
END.
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Rendo alle selve Gli strali e l'arco, E più le belve Seguir non vo'. |
AMO.
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Lascia ad Amore L'arco e gli strali, Ch'egli in quel core Per te pugnò. |
Fine della parte prima.