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Pietro Metastasio Ezio IntraText CT - Lettura del testo |
SCENA OTTAVA
Varo
VARO |
Folle è colui che al tuo favor si fida, Instabile Fortuna. Ezio, felice, Della romana gioventù poc’anzi Era oggetto all’invidia, Misura ai voti; e in un momento poi Così cangia d’aspetto, Che dell’altrui pietà si rende oggetto. Pur troppo, o Sorte infida, Folle è colui che al tuo favor si fida.
Nasce al bosco in rozza cuna Un felice pastorello, E con l’aure di fortuna Giunge i regni a dominar. Presso al trono in regie fasce Sventurato un altro nasce, E fra l’ire della sorte Va gli armenti a pascolar. (parte) |