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Pietro Metastasio
Ezio

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SCENA QUINTA

 

Ezio incatenato esce dai cancelli, e detti.

 

MASS.

(Chi mai lo consigliò!)

EZIO

Dal carcer mio

Richiamato, io credei

D’incamminarmi ad un supplizio ingiusto:

Ma ne incontro un peggior; rivedo Augusto.

VAL.

(Che audace!) Ezio, fra noi

Più d’odio non si parli. Io vengo amico:

Il mio rigor detesto;

E voglio...

EZIO

Io so che vuoi: m’è noto il resto.

Onoria ti prevenne; il tutto intesi.

S’altro a dirmi non hai,

Torno alla mia prigion; seco parlai.

VAL.

Non potea dirti Onoria

Quanto offrirti vogl’io.

EZIO

Lo so; mel disse:

Che la mia libertà, che il primo affetto,

Che l’amistà d’Augusto i doni sono.

VAL.

Ma non disse il maggior.

 

 

 




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