Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Pietro Metastasio
Ipermestra

IntraText CT - Lettura del testo

Precedente - Successivo

Clicca qui per attivare i link alle concordanze

ATTO SECONDO

 

 

 

SCENA PRIMA

 

Galleria di statue e di pitture.

 

Danao e Adrasto

 

DAN.

Come! di me già cominciò Linceo

A sospettar?

ADR.

Qual maraviglia? È forza

Ch’ei cerchi la cagione onde Ipermestra

Tanto cangiò. Mille ei ne pensa; in tutti

Teme il nemico; e da’ sospetti suoi

Danao esente non è.

DAN.

Mi gela, Adrasto,

Quel dubbio, ancorché lieve e passeggiero.

Mal si nasconde il vero: al fin traspira

Per qualche via non preveduta. Un moto,

Un accento, uno sguardo... Ah! s’ei giungesse

Una volta a scoprir...

ADR.

Questo periglio

Vidi, prevenni, e de’ sospetti suoi

Determinai già l’incertezza. Ei teme,

Per opra mia, nel suo più caro amico

Il rival corrisposto.

DAN.

In Plistene?

ADR.

In Plistene. Un de’ miei fidi

Cominciò l’opra; io la compii. Dubbioso

Della fé d’Ipermestra,

A me corse Linceo, me ne richiese:

Io finsi pria d’esser confuso, e poi

Debolmente m’opposi, e con le accorte

Mendicate difese

I sospetti irritai.

DAN.

Ma qual profitto

Speri da ciò?

ADR.

Mille, signor. Disvio

Ogni indizio da te; scemo la fede

Ai detti d’Ipermestra,

Se mai parlasse; e l’union disciolgo

Di due potenti amici.

DAN.

È d’Ipermestra

Linceo troppo sicuro.

ADR.

Io l’ho veduto

Già impallidir. La gelosia non trova

Mai chiuso il varco ad un amante. È tale

Questa pianta funesta,

Che per tutto germoglia ove s’innesta.

DAN.

È vero. E, se la figlia

Ricusa d’ubbidir, possono appunto

Questi sospetti agevolar la strada

Al primo mio pensiero; ed Elpinice

Il colpo eseguirà.

ADR.

Senza bisogno

Non s’accrescano i rischi. Il buon si perde

Talor, cercando il meglio.

DAN.

Io non pretendo

Far noto ad Elpinice il mio segreto

Pria del bisogno. Avrem ricorso a lei,

Se ci manca Ipermestra. Intanto è d’uopo

Disporla al caso; e tocca a te. Va; dille

Che, irato con la figlia, or sol per lei

Di padre ho il cor; ch’ella aspirar potrebbe

Al retaggio real; che il grande acquisto

Da lei dipende. Invogliala del trono,

Rendila ambiziosa; e a me del resto

Lascia il pensiero.

ADR.

Ubbidirò. Ma...

DAN.

Veggo

Ipermestra da lungi. Ad Elpinice

T’affretta, Adrasto; usa destrezza; e, quando

Già di speranze accesa

Tu la vedrai, di’ che a me venga allora.

ADR.

Signor, pria di parlar pensaci ancora.

 

Pria di lasciar la sponda,

Il buon nocchiero imìta:

Vedi se in calma è l’onda,

Guarda se chiaro è il dì.

Voce dal sen fuggita

Poi richiamar non vale:

Non si trattien lo strale,

Quando dall’arco uscì. (parte)

 

 

 




Precedente - Successivo

Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License