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Pietro Metastasio Ipermestra IntraText CT - Lettura del testo |
LICENZA
Or, deposto il coturno, i vostri al fine Fortunati imenei, Eccelsi sposi, io celebrar dovrei: Ma vanta il nodo augusto Àuspici sì gran numi, unisce insieme Virtù sì pellegrine, avviva in noi Tante speranze e tanti voti appaga, Che la voce sospesa Gela sul labbro al cominciar l’impresa. Ma nel silenzio ancora V’è chi parla per me. Vedete intorno Come su’ volti in cento guise e cento È atteggiato il contento, Il rispetto, l’amor. Quei muti sguardi Rivolti al ciel, quell’umide pupille In cui ride il piacer, quelli d’affetto Insoliti trasporti, onde a vicenda Stringe l’un l’altro al sen, teneri eccessi Son del giubilo altrui, son lieti augùri, Son lodi vostre. A quel silenzio io cedo L’onor dell’opra. Un tal silenzio esprime Tutti i moti del cor limpidi e vivi; E facondia non v’è che a tanto arrivi. |
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CORO |
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Per voi s’avvezzi Amore, Eccelsa coppia altera, Coi mirti di Citera Gli allori ad intrecciar. Ed il fecondo ardore Di fiamme così belle Faccia di nuove stelle Quest’aria scintillar. |