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Pietro Metastasio
L'isola disabitata

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SCENA NONA

 

Enrico innanzi dalla sinistra, Silvia indietro dal medesimo lato, avanzandosi verso la destra senza vederlo.

 

SILVIA

Dov’è Costanza? Io non la trovo. A lei

Tutto narrar vorrei.

ENRICO (la sente e si rivolge)

Che miro! Ascolta,

Bella ninfa.

SILVIA

Ah di nuovo

Tu sei qui! (in atto di fuggire)

ENRICO

Perché fuggi? Odi un momento.

SILVIA

Che vuoi da me? (dalla scena)

ENRICO

Solo ammirarti, e solo

Teco parlar.

SILVIA

Prometti

Di parlarmi da lungi. (dalla scena)

ENRICO

Io lo prometto.

(Che sembiante gentil!) (scostandosi)

SILVIA (avvicinandosi)

(Che dolce aspetto!)

ENRICO

Ma di tanto spavento

Qual cagione in me trovi? Al fin non sono

Un aspide, una fiera. Un uomo al fine

Render non ti dovria così smarrita.

SILVIA

Un uom sei dunque? (turbandosi)

ENRICO

Un uom.

SILVIA (fugge spaventata)

Soccorso! Aita!

ENRICO

Ferma. (la raggiunge e la trattiene)

SILVIA

Pietà, mercé! Nulla io ti feci:

Non essermi crudel. (inginocchiandosi)

ENRICO (la solleva.)

Deh sorgi, o cara:

Cara, ti rassicura. Ah mi trafigge

Quell’ingiusto timore.

SILVIA

(Ch’io mi fidi di lui mi dice il core).

ENRICO

Di’, se cortese sei come sei bella:

La povera Costanza

Dove, quando restò di vita priva?

SILVIA

Costanza? Lode al Ciel, Costanza è viva.

ENRICO

Viva! Ah Silvia gentil, ché al sito, agli anni

Certo Silvia tu sei, corri a Costanza.

A Gernando io frattanto...

SILVIA

Ah dunque è teco

Quel crudel, quell’ingrato?

ENRICO

Chiamalo sventurato,

Ma non crudele. Ah, non tardar: sarebbe

Tirannia differir le gioie estreme

Di due sposi sì fidi.

SILVIA

Andiamo insieme.

ENRICO

No; se insieme ne andiam, bisogna all’opra

Tempo maggior. Va. Qui con lei ritorna;

Con lui qui tornerò. (in atto di partire)

SILVIA

Senti: e il tuo nome?

ENRICO

Enrico. (come sopra)

SILVIA

Odimi. Ah troppo (con affetto)

Non trattenerti.

ENRICO

Onde la fretta, o cara?

SILVIA

Non so. Mesta io mi trovo

Subito che mi lasci; e in un momento

Poi rallegrar mi sento allor che torni.

ENRICO

Ed io teco vivrei tutti i miei giorni. (parte)

 

 

 




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