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Pietro Metastasio L'isola disabitata IntraText CT - Lettura del testo |
SCENA DODICESIMA
Gernando e detta.
GERNANDO
Giacché il pietoso amico (senza veder Costanza)
Lungi ha rivolto il passo,
Quell’adorato sasso
Si torni a ribaciar. Ma... Chi è colei? (la vede)
Donde venne? Che fa?
COSTANZA
Tu sudi, e forse
Resterà sempre ignoto,
Infelice Costanza, il tuo lavoro.
GERNANDO
Costanza! Ah sposa!
(l’abbraccia: Costanza si rivolge e lo riconosce)
COSTANZA
Ah traditore! Io moro. (sviene sopra il sasso)
GERNANDO
Mio ben!... Non ode. Oh Dio!
Perdé l’uso de’ sensi. Ah qualche stilla
Di fresco umor... Dove potrei... Sì; scorre
Non lungi un rio; poc’anzi il vidi... E deggio
L’idol mio così solo
Abbandonar? Ritornerò di volo. (parte in fretta.)