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Pietro Metastasio L'eroe cinese IntraText CT - Lettura del testo |
SCENA QUINTA
Mintéo, poi Leango
MIN. |
Non mi lusingo in vano; Il cor d’Ulania è mio: ne intendo i moti Che asconde il labbro, e che palesa il ciglio. |
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LEAN. |
Mintéo, dov’è il mio figlio? Come tu qui senza di lui? |
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MIN. |
Ne vado, Signore, in traccia. |
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LEAN. |
Ascoltami, rispondi, E parlami sincero. Ami Siveno? (con gravità) |
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MIN. |
Ami Siveno! Ah, qual richiesta! (con istupore) Io l’amo Eroe, compagno, amico; Protettor nella reggia, Difensor fra le schiere, Per genio, per costume e per dovere. |
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LEAN. |
Ti rammenti chi fosti? (con gravità) |
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MIN. |
Un mendico fanciullo, in man straniera, De’ suoi natali ignaro. |
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LEAN. |
Ed or chi sei? |
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MIN. |
(turbato) Ed or, mercé l’amica Tua benefica man, fra’ sommi duci Colmo d’onori e di ricchezze, io veggo Delle forze cinesi una gran parte Pender dal cenno mio. |
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LEAN. |
(grave e serio) |
Sai qual tu debba |
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Gratitudine e fé... |
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MIN. |
(con trasporto di passione) Perché, signore, Mi trafiggi così? Qual mio delitto Meritò questo esame? Infido, ingrato Dunque mi temi? Ah! tutti i doni tuoi Ritoglimi, se vuoi; prendi il mio sangue; Non parlerò; ma questo dubbio, oh Dio! Non posso tollerar. |
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LEAN. |
(sereno) |
Vieni al mio seno, |
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Caro Mintéo. La tua virtù conosco, La sprono e non l’accuso. Avrò bisogno Oggi forse di te. |
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MIN. |
Spiegati, imponi. |
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LEAN. |
Va; non è tempo ancor. |
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MIN. |
Fin ch’io non possa Darti un’illustre prova Della mia fé, non avrò pace mai. |
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LEAN. |
Va: Mintéo, ti consola, oggi il potrai.
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MIN. |
Il padre mio tu sei, Tutto son io tuo dono; Se a te fedel non sono, A chi sarò fedel? D’affetti così rei Se avessi il cor fecondo, M’involerei dal mondo, M’asconderei dal Ciel. (parte) |
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