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Pietro Metastasio L'eroe cinese IntraText CT - Lettura del testo |
SCENA QUARTA
Mintéo e detti.
LEAN. |
Ah, traditore! (snudando la spada e andandogli incontro) |
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MIN. |
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LEAN. |
Empio! ribelle! Perfido! ingrato! |
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MIN. |
(come sopra) |
A me, signor! |
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LEAN. |
Son questi Delle mie cure i frutti? A’ doni miei Corrispondi così? De’ tuoi monarchi Ardisti, o scellerato, Fino al trono aspirar! No, vive ancora, Vive Leango, anima rea. Sul trono No, non si va senza vuotar le vene Del tuo benefattor. Fin che del giorno Saran queste mie ciglia aperte a’ rai, Io lo difenderò, tu non l’avrai. |
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MIN. |
Ma per pietà m’ascolta. |
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ULA. |
(con compassione) |
Ah, si permetta |
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Ch’ei parli almeno! |
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LEAN. |
E che può dir? |
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MIN. |
Si vuole, Signor, ch’io sia Svenvango: il volgo il crede; Ed io se a quei tumulti... |
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LEAN. |
E tu, spergiuro, Suo condottier ti fai? |
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ULA. |
Ma se non lasci Ch’ei possa dir. (come sopra, ma con impeto) |
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MIN. |
Se a quei tumulti io debba Oppormi o secondarli, a chieder vengo L’oracolo da te. |
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LEAN. |
Sì, ma conduci Tutto un popolo armato; apri una reggia Commessa alla tua fé. |
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MIN. |
La reggia è chiusa, Signor; nessun mi siegue; io vengo solo A presentarmi a te. |
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LEAN. |
Ma Ulania... |
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ULA. |
Io vidi Su le porte i ribelli, Le vidi aprir, vidi Mintéo fra loro: Che più attender dovea? |
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LEAN. |
(sorpreso) |
Dunque... |
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MIN. |
Tu sei Della mia sorte e del cinese impero L’arbitro ognor. |
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ULA. |
(Né deggio amarlo?) |
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MIN. |
Ascolta. Esamina, disponi E del regno e di me. Fin che non sia Da te, signor, deciso a chi si debba L’imperial retaggio, Del pubblico riposo eccomi ostaggio. (depone la spada) |
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ULA. |
(Che adorabile eroe!) |
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LEAN. |
Figlio, a gran torto Io t’insultai; ma l’inudito eccesso Di tua virtù mi scusa: è grande a segno Che superò le mie speranze. (rimette la spada) |
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ULA. |
Or dimmi Ch’ei re non sia. |
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LEAN. |
No, principessa. Al tempio, Caro Mintéo, mi siegui; in faccia al nume Il re ti scoprirò. Di quest’impero Tu il sostegno e l’onor, tu di mie cure, Tu de’ sudori miei Sei la dolce mercé, ma il re non sei.
Re non sei, ma senza regno Già sei grande al par d’un re. Quando è bella a questo segno, Tutto trova un’alma in sé. (parte) |
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