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Pietro Metastasio
L'eroe cinese

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SCENA OTTAVA

 

Ulania e detti.

 

ULA.

Leango, ah quale,

Qual novella io ti porto!

LEAN.

Troppo, ah! troppo lo so: Siveno è morto.

ULA.

Vive, vive Siveno.

LEAN.

Oh Ciel!

LIS.

Qual nume

Potea salvarlo?

ULA.

Il suo Mintéo.

LEAN.

Che dici?

LIS.

È vero?

ULA.

È vero. Ei giunse

Opportuno a sottrarlo e all’onde e all’ire

Del popol folle.

LEAN.

A rintuzzarlo, amici,

Corrasi.

ULA.

È vano. Ha i Tartari alle spalle

La reggia a fronte; e, da Mintéo sedato,

Non è più quel di pria:

Sol dimanda il suo re, qualunque ei sia.

LEAN.

Ma Siveno dov’è?

ULA.

Vedilo.

 

 

 




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