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Pietro Metastasio L'eroe cinese IntraText CT - Lettura del testo |
SCENA ULTIMA
Siveno, Mintéo, séguito di Cinesi, due de’ quali portano sopra bacili
le fanciullesche vesti reali, e detti.
LEAN. |
Ah, vieni Dell’età mia cadente Delizia, onor, sostegno, Vieni, mio re! |
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SIV. |
Sono il tuo figlio. Il trono, Signor non dessi a me: l’usurperei Al mio liberatore. Il vero erede Ecco in Mintéo; son troppo Grandi le prove sue: dubbio non resta. |
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LEAN. |
Leggi; e di’ se v’è prova eguale a questa. (gli dà un foglio) |
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SIV. |
Chi vergò questo foglio? |
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LEAN. |
Livanio, il tuo gran padre. |
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MIN. |
(Or chi son io?) |
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SIV. |
(legge) “Popoli, il figlio mio Vive in Siveno. Io dell’eroica fede Che l’ha salvato, il testimonio io fui; È Leango l’eroe: credete a lui. Livanio.” |
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LEAN. |
E ben? |
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SIV. |
Son fuor di me. Ma dimmi... (Appressatevi a noi). (a’ Cinesi che portano i bacili, che s’appressano) Dimmi: ravvisi Queste, tinte di sangue, Regie spoglie infantili? |
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LEAN. |
(inorridisce) |
Aimè, che miro! |
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Donde in tua man? |
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SIV. |
Tutto saprai. Non era Svenvango in queste avvolto, allorché il ferro De’ ribelli il trafisse? |
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LEAN. |
Oh Dio! non v’era. (con impeto di passione) |
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SIV. |
Come! |
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LEAN. |
V’era il mio figlio. |
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SIV. |
Il tuo! Chi mai, Chi vel ravvolse? |
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LEAN. |
Io stesso; ed io lo vidi In tua vece spirar. Questo è l’inganno Che ha serbato all’impero il vero erede. |
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SIV. |
Oh, virtù senza esempio! |
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LIS. |
Oh, eroica fede! |
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SIV. |
E ti costa... |
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LEAN. |
Ah, non più! Perché con queste Rimembranze funeste un dì sì lieto Avvelenar? Di queste spoglie a vista, A vista di quel sangue, ah, non resiste D’un padre il cor! Di riveder mi sembra Fra gli empi il figlio mio; parmi che ancora, Quasi chiedendo aita, In vece di parlar, la pargoletta Trafitta man mi stenda: i colpi atroci Nella tenera gola Rivedo, oh Dio! cader; tutte ho sul ciglio... |
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MIN. |
Padre mio, caro padre, ecco il tuo figlio. (gli bacia la mano con impeto di gioia e di tenerezza) |
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LEAN. |
Che! (sorpreso) |
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MIN. |
Tuo figlio son io. L’antico Alsingo Mi salvò moribondo, e in quelle spoglie Credé salvato il re. Parlano queste Cicatrici abbastanza. Osserva. Il caro Mio genitor tu sei. (mostrando le cicatrici della mano e della gola) |
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LEAN. |
Sostenetemi... Io manco... (le guarda, s’appoggia ma non isviene) |
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ULA. |
Oh stelle! |
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LIS. |
Oh dèi! |
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SIV. |
Ah, tu m’involi, amico, (a Mintéo) Il caro padre mio! |
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MIN. |
Ma rendo al trono Un monarca sì degno. (accennando Siveno) |
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SIV. |
Lascia, ah, lasciami il padre e prendi il regno! (stringendosi al petto la mano di Leango) |
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LEAN. |
Figli miei, cari figli, (abbracciando or l’uno or l’altro) Tacete per pietà. Non ho vigore Per sì teneri assalti. Astri clementi, Disponete or di me. Rinvenni il figlio, Difesi il mio sovrano; Posso or morir: non ho vissuto in vano. |
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CORO |
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Sarà nota al mondo intero, Sarà chiara in ogni età, Dell’eroe di questo impero L’inudita fedeltà. |