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Pietro Metastasio Achille in Sciro IntraText CT - Lettura del testo |
SCENA TERZA
Licomede e detti.
LIC. |
Pirra, appunto ti bramo. Attendi, Ulisse. Vedi che il sol di già tramonta: onori Un ospite sì grande Le mense mie. |
ULI. |
Mi sarà legge il cenno, Invittissimo re. (in atto di ritirarsi, si ferma per ascoltar quanto gli dice Licomede) |
LIC. |
Le navi e l'armi, Che a chieder mi venisti, al nuovo giorno Radunate vedrai; vedrai di quanto Superai la richiesta, ed a qual segno Gli amici onoro e un messaggier sì degno. |
ULI. |
Sempre eguale a se stesso È del gran Licomede Il magnanimo cor. Da me sapranno I congiurati a danno Della Frigia infedel principi achei Quanto amico tu sei. Né lieve prova Ne fian l'armi e le navi, Che ti piacque apprestarmi. (Altro quindi io trarrò che navi ed armi).
Quando il soccorso apprenda Che dal tuo regno io guido, Dovrà sul frigio lido Ettore impallidir. Più gli farà spavento Questo soccorso solo, Che cento insegne e cento, Che ogni guerriero stuolo, Che quante vele al vento Seppe la Grecia aprir. (parte con Arcade) |