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Pietro Metastasio Achille in Sciro IntraText CT - Lettura del testo |
SCENA OTTAVA
Achille, ed Ulisse con Arcade in disparte.
ACH. |
Ove son? che ascoltai? Mi sento in fronte Le chiome sollevar! Qual nebbia i lumi Offuscando mi va? Che fiamma è questa, Onde sento avvamparmi? Ah! frenar non mi posso: all'armi! all'armi! (s'incammina furioso, e poi si ferma, avvedendosi d'avere in mano la cetra) |
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ULI. |
(Guardalo). (piano ad Arcade) |
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ACH. |
E questa cetra Dunque è l'arme d'Achille? Ah! no; la sorte Altre n'offre, e più degne. A terra, a terra, Vile stromento! (getta la cetra e va all'armi, portate co' doni di Ulisse) All'onorato incarco Dello scudo pesante Torni il braccio avvilito: (imbraccia lo scudo) in questa mano Lampeggi il ferro. (impugna la spada) Ah! ricomincio adesso A ravvisar me stesso. Ah, fossi a fronte A mille squadre e mille! |
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ULI. |
E qual sarà, se non è questo, Achille? (palesandosi) |
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ACH. |
Numi! Ulisse, che dici? |
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ULI. |
Anima grande, Prole de'numi, invitto Achille, al fine Lascia che al sen ti stringa. Eh! non è tempo Di finger più. Sì, tu la speme sei, Tu l'onor della Grecia, Tu dell'Asia il terror. Perché reprimi Gl'impeti generosi Del magnanimo cor? Son di te degni: Secondali, signor. Lo so, lo veggo, Raffrenar non ti puoi. Vieni: io ti guido Alle palme, a'trofei. La Grecia armata Non aspetta che te. L'Asia nemica Non trema che al tuo nome. Andiam! |
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ACH. |
(risoluto) |
Sì, vengo. |
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Guidami dove vuoi... Ma... (si ferma) |
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ULI. |
Che t'arresta? |
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ACH. |
E Deidamia? |
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ULI. |
E Deidamia un giorno Ritornar ti vedrà cinto d'allori E più degno d'amore. |
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ACH. |
E intanto... |
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ULI. |
E intanto Che d'incendio di guerra Tutta avvampa la terra, a tutti ascoso, Qui languir tu vorresti in vil riposo? Diria l'età futura: 'Di Dardano le mura Diomede espugnò; d'Ettore ottenne Le spoglie Idomeneo; di Priamo il trono Miser tutto in faville Stenelo, Aiace... E che faceva Achille? Achille, in gonna avvolto, Traea, misto e sepolto Fra le ancelle di Sciro, i giorni sui, Dormendo al suon delle fatiche altrui.' Ah! non sia ver. Destati al fine; emenda Il grave error: più non soffrir che alcuno Ti miri in queste spoglie. Ah, se vedessi Quale oggetto di riso Con que'fregi è un guerriero! In questo scudo Lo puoi veder. Guardati, Achille. (gli leva lo scudo) Dimmi: Ti riconosci? (presentandogli lo scudo) |
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ACH. |
(lacerando le vesti) Oh vergognosi, oh indegni Impacci del valor, come fin ora Tollerar vi potei? Guidami, Ulisse, L'armi a vestir. Fra questi ceppi avvinto Più non farmi penar. |
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ULI. |
Sieguimi. (Ho vinto). (s'incamminano) |