Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Pietro Metastasio Nitteti IntraText CT - Lettura del testo |
SCENA SESTA
Luogo vastissimo presso le mura di Canopo, festivamente adornato pel trionfale ingresso e per l’incoronazione del nuovo re. Ricco ed elevato trono alla destra, a piè del quale lateralmente situati alcuni de’ sacri ministri, che sostengono sopra bacili d’oro le insegne reali. Grande e maestoso arco trionfale in prospetto. Vari ordini di logge all’intorno, popolate di musici e di spettatori. Vista dell’armata egizia vincitrice ordinata in lontano.
Si vedrà avanzar lentamente e passar indi sotto l’arco preparato il nuovo re vincitore, assiso in maestà sopra un bianco e pomposamente guarnito elefante; preceduto daglii oratori delle suddite provincie coi loro respettivi tributi; circondato da folta schiera di nobili egizi, di schiavi etiopi e di paggi che gli sostengono sul capo il reale ombrello, e vaghi e grandi ventagli di colorate penne all’intorno; e seguito finalmente dalle guardie reali e dalla folla de’ carri e de’ cammelli carichi delle spoglie nemiche.
Mentre fra lo strepito armonioso di timpani, di sistri e d’altri stromenti barbari s’avanza Amasi, scende assistito da Sammete ed Amenofi, e va sul trono, si canta il seguente
CORO |
Si scordi i suoi tiranni, Sollevi il ciglio afflitto, Ponga in oblio l’Egitto Gli affanni che provò. |
PARTE DEL CORO |
Se il cielo è più sereno, Se fausti raggi or spande, Amasi il giusto, il grande, È l’astro che spuntò. |
CORO |
Si scordi i suoi tiranni, Sollevi il ciglio afflitto, Ponga in oblio l’Egitto Gli affanni che provò. |
PARTE DEL CORO |
In dì così ridente Esulti il Nilo, e scopra L’oscura sua sorgente Che fino ad or celò. |
TUTTI |
Si scordi i suoi tiranni, Sollevi il ciglio afflitto, Ponga in oblio l’Egitto Gli affanni che provò. |
AMA. |
Non rendono superbi, (dal trono in piedi) Popoli al Ciel diletti, i miei sudori O i marmarici allori, O la vinta Pentapoli, o Cirene: M’innalza, mi sostiene, Il soglio ad occupar mi dà valore Quel consenso d’amore Che da ogni labbro ascolto, Che leggo in ogni volto, Che spero in ogni cor. Tenero padre Ah, mentre io veglio a rendervi felici, Ah, voi de’ numi amici, Figli, implorate a chi donaste il trono Vigor, virtù che corrisponda al dono! (siede)
|
CORO |
Si scordi i suoi tiranni, Sollevi il ciglio afflitto, Ponga in oblio l’Egitto Gli affanni che provò. |