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Pietro Metastasio Nitteti IntraText CT - Lettura del testo |
SCENA SETTIMA
Bubaste, Nitteti, e detti.
BUB. |
Signor, t’arride il Ciel. L’unica prole Dell’oppresso tiranno, Che estinta si credea, colà del Nilo Da noi scoperta in su l’opposta riva, Ecco al tuo piede e prigioniera e viva. (additando Nitteti) |
AMA. |
Come! Nitteti! In così vili spoglie L’egizia principessa! (s’alza e scende) |
NITT. |
Illustri assai Eran per me se dalle tue catene M’avessero difeso. |
AMA. |
Ah, quai catene? Da chi? perché? non sai Forse che Amasi è il re? Da che nascesti, Nella reggia paterna innanzi agli occhi Forse ognor non ti fui? Quali osservasti Segni in me d’alma rea? No, non può darsi Ingiustizia maggiore, Insulto più crudel del tuo timore. |
AMEN. |
Oh magnanimo! |
BUB. |
Oh grande! |
NITT. |
Amasi, il sai, Fu real la mia cuna; e se pretendo Evitar d’esser serva, io non t’offendo. |
AMA. |
Tu serva! Olà, Sammete, Ai soggiorni più degni Dell’albergo reale in vece mia Scorgi Nitteti. |
SAMM. |
Ubbidirò. (Che pena! Beroe mi attenderà). |
AMA. |
Bubaste, amici, Seguitela fin tanto Che raggiungervi io possa. Aperti a lei Sian gli egizi tesori: Si rispetti, si onori, e i cenni suoi, Come a me lo saran, sian legge a voi. |
NITT. |
Signor, non più; questa è vendetta. |
AMA. |
È vero. M’oltraggiasti; son punto; e a vendicarmi Appena incominciai. Maggior vendetta Dall’offeso mio cor, Nitteti, aspetta.
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NITT. |
Già vendicato sei; Già tua conquista io sono: Più non t’invidio il trono, Padre t’adoro e re. Tutto dai fausti dèi, Tutto or l’Egitto attenda; E in me frattanto apprenda Che può sperar da te. (parte accompagnata da Sammete, Bubaste e porzione del séguito reale) |