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Pietro Metastasio Achille in Sciro IntraText CT - Lettura del testo |
SCENA UNDICESIMA
Deidamia poi Teagene
DEID. |
Achille m'abbandona! Mi lascia Achille! E sarà vero? E come, Come poté l'ingrato Pensarlo solo e non morir! Son queste Le promesse di fede? Le proteste d'amor? Così... Ma, intanto Ch'io mi struggo in querele, L'empio scioglie le vele. Andiam: si tenti Di trattenerlo. Il mio dolor capace Di riguardi or non è. Vadasi; e, quando Né pur questo mi giovi, almen sul lido Spirar mi vegga, e parta poi l'infido. |
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TEAG. |
Amata principessa. |
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DEID. |
(con impazienza) |
(Oh me infelice! |
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Che inciampo è questo!) |
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TEAG. |
Io del tuo cor vorrei Intender meglio... |
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DEID. |
Or non è tempo. (in atto di partire) |
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TEAG. |
(seguendola) |
Ascolta. |
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DEID. |
Non posso. |
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TEAG. |
Un solo istante. |
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DEID. |
(impaziente) |
Oh numi! |
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TEAG. |
Al fine Mia sposa al nuovo giorno... |
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DEID. |
Ma, per pietà, non mi venir d'intorno!
Non vedi, tiranno, Ch'io moro d'affanno; Che bramo che in pace Mi lasci morir? Che ho l'alma sì oppressa, Che tutto mi spiace, Che quasi me stessa Non posso soffrir? (parte) |
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