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Pietro Metastasio Nitteti IntraText CT - Lettura del testo |
SCENA SETTIMA
Bubaste con guardie, e detti.
BUB. |
Amasi a te m’invia, Pastorella gentile. È suo volere Ch’io dipenda dal tuo. Di me disponi; Esecutor son io Qui de’ tuoi cenni. |
BER. |
Amato prence, addio. |
SAMM. |
Che! già mi lasci! Ah, dove vai? |
BER. |
Fra poco Saprà tutto Sammete. |
SAMM. |
I passi tuoi Seguir vogl’io. |
BER. |
No; s’è pur ver che m’ami Resta, ben mio. Quest’ultimo io ti chiedo Pegno d’amor. |
SAMM. |
Che tirannia! Ch’io resti Così senza saper... |
BER. |
Fidati, o caro: Da te lungi io non vo; caro, io tel giuro, D’altri non sarò mai. Come tu fosti E l’unico e il primiero, Sarai sempre tu solo il mio pensiero.
Per costume o mio bel nume, Ad amar te solo appresi, E quel dolce mio costume Diventò necessità. Nel bel fuoco in cui m’accesi Arderò perfin ch’io mora; Non potrei, volendo ancora, Non serbarti fedeltà. (parte con Bubaste e con le guardie) |