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Pietro Metastasio Nitteti IntraText CT - Lettura del testo |
SCENA SECONDA
Amasi, indi Amenofi
AMA. |
Ah! de’ falli del figlio in parte è reo Il mio soverchio amor. Poco, or m’avveggo, Il mio cor gli celai. Troppo conosce Che il punirlo è punirmi, e forte il rende La debolezza mia. Ma, s’ei non cede, Giudice e re... No; cederà. Si sprezza Da lungi, il so, ma non si guarda poi Con la costanza istessa Il momento fatal, quando s’appressa. |
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AMEN. |
Con sollecita istanza D’Iside il sacerdote Chiede, signor, che tu l’ascolti. |
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AMA. |
Intendo. Del tempio profanato Vorrà vendetta. |
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AMEN. |
A me nol disse. Ei reca Un chiuso foglio; ed uom canuto ha seco, Che alla spoglia mi parve, Non ai detti, un pastor. |
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AMA. |
(in atto di partire) |
Che fia! S’ascolti. |
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Tu qui Bubaste attendi, e, quando ei giunga Sollecito m’avverti. (come sopra) |
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AMEN. |
Eccolo. |
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AMA. |
(dopo essersi rivoltato e aver guardato attentamente Bubaste dentro la scena) Oh dèi! In quella fronte oscura Leggo la mia sventura. |