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Pietro Metastasio Nitteti IntraText CT - Lettura del testo |
SCENA SESTA
Fondo oscuro di antica torre, chiuso in varie parti da rugginoso cancelli, che lasciano vedere in lontano le rovinose scale, per cui vi si scende.
Beroe e Sammete disarmato.
SAMM. |
Come! sposo a Nitteti (turbato) Beroe mi vuol? |
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BER. |
Sì, caro prence, e prima (sollecita e affannata) Che il sol giunga all’occaso. Or non si tratta Di grado, di decoro, Di ragion, di dover. Quest’imeneo Della tua vita è il solo prezzo: al padre Io l’ho promesso; e il fatal colpo appena Ho sospeso così. Non v’è più tempo D’esaminar: salvati, vivi; io prego, Io consiglio, io comando. |
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SAMM. |
E ad altra sposa (con ironia lenta ed amara) Tranquillamente in braccio... |
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BER. |
(con tenerezza) |
Ah, tu non déi |
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Saper com’io mi senta In questo punto il cor! |
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SAMM. |
La tua costanza Lo palesa abbastanza. |
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BER. |
E ben, se vuoi, (con rassegnazione affettata) Credi pur ch’io non t’amo. Al nuovo laccio Per punirmi t’affretta; Conserva la tua vita, e sia vendetta. |
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SAMM. |
Non è facile impresa L’imitarti, o crudel. |
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BER. |
Sarei pietosa Se spirar ti vedessi? Ah, prence amato, (con passione) Volan gl’istanti; il re m’attende. Ah, cedi Al padre, al fato, al mio dolor! |
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SAMM. |
(con ammirazione) |
Ch’io stringa |
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Sposo altra man... |
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BER. |
Sì, la tua Beroe il vuole. (con dolcezza ed affetto) L’arbitra, mel dicesti, Son pur io del tuo cor. |
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SAMM. |
(dubbioso) |
Che pena! |
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BER. |
Io tremo, Io palpito, io mi sento Tutto il sangue gelar nel tuo periglio. Prence, pietà: la chiedo (tenerissima) Per quei teneri sguardi, Per quei sospiri, onde a parlar fra loro Hanno nei primi istanti Le nostre incominciato anime amanti. |
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SAMM. |
Aimè! |
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BER. |
Sì, lo conosco, (con ilarità e fretta) Sei già disposto a consolarmi. Al padre Del lieto avviso apportatrice io volo. (in atto di partire) |
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SAMM. |
Ferma, Beroe. (con premura ansiosa) |
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BER. |
Perché? |
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SAMM. |
(risoluto) |
Troppo pretendi. |
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Io non posso, io non voglio; io di Nitteti, Rovini il ciel, non sarò mai consorte. |
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BER. |
Dunque della tua morte (grave, torbida e lenta) Spettatrice mi vuoi? No; questa pena (si slontana) Per un’anima fida è troppo amara. Guarda, se non lo sai, guardami, e impara. (snuda uno stile) |
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SAMM. |
Fermati! (movendosi per avvicinarsi e trattenerla) |
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BER. |
Affretti il colpo, Se d’un passo t’appressi. (solleva il braccio in atto di ferirsi) |
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SAMM. |
(arrestandosi) |
Ah, Beroe, ah, cara |
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Parte dell’alma mia, Pietà! |
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BER. |
Quella che ottenni Ti rendo, ingrato. (in atto di ferirsi) |
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SAMM. |
(slontanandosi) |
Ah! no: prescrivi, imponi, |
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Di’qual mi brami. |
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BER. |
(con autorità) |
Ubbidiente al padre, |
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Fido sposo a Nitteti, e de’ tuoi giorni Rispettoso custode. |
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SAMM. |
(con sommissione) |
E ben, deponi |
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Dunque, o cara, l’acciar. Pronto son io Tutto, tutto a compir. |
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BER. |
(autorevole) |
Giuralo. |
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SAMM. |
(in atto supplichevole) |
Oh Dio! |
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Che tirannia! Beroe, mia vita... |
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BER. |
(grave, torbida e minacciosa) |
Ingrato! |
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Dunque delusa io sono Se di te m’assicuro? Ah, vedimi morir. (risoluta in atto di ferirsi) |
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SAMM. |
Fermati: io giuro. Getta quel ferro: esecutor fedele Sarò de’cenni tuoi; lo giuro a’ numi; Lo giuro a te, cor mio. |
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BER. |
(Oh vittoria crudel!) (getta lo stile e s’abbandona come stanca) Sammete, addio. (in atto di partire) |
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SAMM. |
Dove sì presto? |
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BER. |
Al re. |
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SAMM. |
Sentimi almeno, Pria che a lui t’incammini. |
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BER. |
No, prence. I suoi confini Ha la nostra virtù. Ne arrischia il frutto Chi quelli eccede. È l’abusarne ormai Temerità: fu cimentata assai.
Bramai di salvarti; Già salvo ti vedo: Dal Ciel più non chiedo; Mi basta così. Vuoi grato mostrarti? Del duol tuo funesto Proccura che questo Sia l’ultimo dì. (parte) |
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