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Pietro Metastasio Olimpiade IntraText CT - Lettura del testo |
ARG. Dunque Licida ingrato
già di me si scordò! Povera Argene,
a che mai ti serbar le stelle irate!
Imparate, imparate,
inesperte donzelle. Ecco lo stile
de' lusinghieri amanti. Ognun vi chiama
suo ben, sua vita e suo tesoro: ognuno
giura che, a voi pensando,
vaneggia il dì, veglia le notti. Han l'arte
di lagrimar, d'impallidir. Tal volta
par che su gli occhi vostri
voglian morir fra gli amorosi affanni:
guardatevi da lor, son tutti inganni.
Più non si trovano
fra mille amanti
sol due bell'anime,
che sian costanti
e tutti parlano
di fedeltà.
E il reo costume
tanto s'avanza,
che la costanza
di chi ben ama
ormai si chiama
semplicità.