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Pietro Metastasio Olimpiade IntraText CT - Lettura del testo |
MEG. (Fra l'amico e l'amante,
che farò sventurato!)
LIC. All'idol mio
è tempo ch'io mi scopra.
MEG. (Aspetta). Oh Dio!
ARI. Sposo, alla tua consorte
non celar che t'affligge.
MEGACLE (Oh pena! Oh morte!)
LIC. L'amor mio, caro amico,
non soffre indugio.
ARI. Il tuo silenzio, o caro,
mi cruccia, mi dispera.
MEG. (Ardir mio core:
finiamo di morir). Per pochi istanti
allontanati, o prence.
LIC. E qual ragione?...
MEG. Va: fidati di me. Tutto conviene
ch'io spieghi ad Aristea.
LIC. Ma non poss'io
esser presente?
MEG. No: più che non credi
delicato è l'impegno.
LIC. E ben, tu 'l vuoi,
io lo farò. Poco mi scosto: un cenno
basterà perch'io torni. Ah! pensa, amico,
di che parli, e per chi. Se nulla mai
feci per te, se mi sei grato e m'ami,
mostralo adesso. Alla tua fida aìta
la mia pace io commetto e la mia vita.