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Pietro Metastasio Olimpiade IntraText CT - Lettura del testo |
LIC. Dove son! Che m'avvenne! Ah dunque il Cielo
tutte sopra il mio capo
rovesciò l'ire sue! Megacle, oh Dio!
Megacle, dove sei? Che fo nel mondo
senza di te! Rendetemi l'amico,
ingiustissimi dei! Voi mel toglieste,
lo rivoglio da voi. Se lo negate,
barbari, a' voti miei, dovunque ei sia
a viva forza il rapirò. Non temo
tutti i fulmini vostri: ho cor che basta
a ricalcar su l'orme
d'Ercole e di Tesèo le vie di morte.
ALC. Olà!
LIC. Del guado estremo...
ALC. Olà!
LIC. Chi sei
tu, che audace interrompi
le smanie mie?
ALC. Regio ministro io sono.
LIC. Che vuole il re?
ALC. Che in vergognoso esiglio
quindi lungi tu vada. Il sol cadente
se in Elide ti lascia,
sei reo di morte.
LIC. A me tal cenno?
ALC. Impara
a mentir nome, a violar la fede,
a deludere i re.
LIC. Come! Ed ardisci,
temerario...
ALC. Non più. Principe, è questo
mio dover; l'ho adempito: adempi il resto.